PAP test


Il pap test (pap deriva dall'iniziale del cognome di Georgios Papanicolaou il medico greco-americano che sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell'utero) è un esame col quale si prelevano le cellule di sfaldamento del collo uterino al fine di individuare precocemente le lesioni preneoplastiche e neoplastiche della cervice uterina. Dunque si tratta di un test "citologico" (indolore e a basso costo) e non di un esame colturale per la ricerca di microrganismi (batteri, funghi, ecc.) anche se qualche indicazione in questo senso può fornirla. Dev'essere altresì chiaro che il pap test è un esame mirato alla patologia del collo dell'utero e non riveste alcun ruolo nei confronti del restante apparato genitale (corpo uterino, ovaio, vulva, ecc.).

La tecnica consiste nell'eseguire un primo prelievo sulla superficie esterna del collo (esocervice) mediante una spatola in genere di legno (spatola di Ayre) ed un secondo prelievo nel canale cervicale (endocervice) mediante uno strumento simile ad uno scovolino (endobrush) che viene ruotato nel canale cervicale stesso. Il materiale così raccolto viene "strisciato" su un vetrino in senso perpendicolare in modo da differenziare bene le cellule esocervicali da quelle endocervicali.

CHE COSA PUÒ EVIDENZIARE IL PAP TEST?
  • Negativo per lesioni intraepiteliali o maligne: in questo caso l'esame risulta negativo anche se può segnalare la coesistenza di infiammazione lieve, moderata o intensa o di atrofia
  • ASCUS: è un acronimo che significa "cellule squamose atipiche di significato indeterminato". Di fronte a questa indicazione occorre sempre sospettare la possibilità di un'infezione da papillomavirus (HPV) anche se condizioni di ASCUS possono essere sostenute anche da concomitanti stati flogistico-infettivi e, nelle donne in postmenopausa, da situazioni atrofico-distrofiche dell'epitelio cervicale
  • ASC –H: anche in questo caso esistono atipie delle cellule squamose ma, in questa condizione, non si esclude la possibilità di lesioni intraepiteliali di alto grado
  • Displasie cervicali (L-SIL/H.SIL): le displasie sono lesioni benigne dell'epitelio cervicale che rivestono però un significato di lesioni pretumorali. Si distinguono in displasie di basso grado (lievi o L-SIL) e di alto grado (moderate/gravi o H-SIL). La sigla H-SIL può riguardare anche il carcinoma cosiddetto "in situ", in uno stadio cioè estremamente iniziale.
  • AGC: acronimo che indica "cellule ghiandolari atipiche". La lesione riguarda in questo caso le cellule ghiandolari del canale cervicale
  • Carcinoma squamocellulare: in questo caso ci si trova di fronte ad una condizione di reale neoplasia dell'epitelio squamocellulare cervicale
  • AIS e adenocarcinoma: si tratta di situazioni che si riferiscono alla presenza di un carcinoma ghiandolare (quindi del canale cervicale) che può presentarsi in situ (AIS) o più conclamato

    


DR. SANDRO M. VIGLINO
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